SALVIAMO LE API DALLE MICROPLASTICHE


SALVIAMO LE API DALLE MICROPLASTICHE



 

Le microplastiche sono onnipresenti e il loro campionamento è un compito difficile. 

Le api interagiscono con l'ambiente all'interno della loro area di foraggiamento e portano con sé le sostanze inquinanti. In questo lavoro, abbiamo dimostrato per la prima volta che le api operaie possono agire come campionatori attivi di microplastiche. 

Abbiamo raccolto api da apiari situati nel centro di Copenaghen e dalle vicine aree semiurbane e rurali. Abbiamo mostrato la presenza di microplastiche in tutte le posizioni campionate per lo più sotto forma di frammenti (52%) e fibre (38%) con diametro medio equivalente di 64 ± 39 μm per le fibre e 234 ± 156 μm per i frammenti. 

Il carico più elevato corrispondeva agli apiari urbani, ma un numero comparabile di microplastiche è stato trovato negli alveari delle aree suburbane e rurali, il che è spiegabile con la presenza di insediamenti urbani all'interno della fascia foraggera delle api operaie e con la facile dispersione di piccole microplastiche ad opera del vento. 

L'analisi micro-FTIR ha confermato la presenza di tredici polimeri sintetici, il più frequente dei quali era il poliestere seguito dal polietilene e dal cloruro di polivinile. 

I nostri risultati hanno dimostrato la presenza di microplastiche attaccate al corpo delle api e aprono un nuovo percorso di ricerca al loro uso come biocampionatori attivi per l'inquinamento antropogenico.


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